Il Milione
Chapitre I
[ Version française ]
Signori imperadori, re e duci e tutte altre genti che volete sapere le diverse generazioni delle
genti e le diversità delle regioni del mondo, leggete questo libro dove le troverrete tutte le
grandissime maraviglie e gran diversitadi delle genti d'Erminia, di Persia e di Tarteria, d'India
e di molte altre province. E questo vi conterà il libro ordinatamente siccome messere Marco Polo,
savio e nobile cittadino di Vinegia, le conta in questo libro e egli medesimo le vide. Ma ancora
v'à di quelle cose le quali elli non vide, ma udille da persone degne di fede, e però le cose
vedute dirà di veduta e l'altre per udita, acciò che 'l nostro libro sia veritieri e sanza niuna
menzogna.
Ma io voglio che voi sappiate che poi che Iddio fece Adam nostro primo padre insino al dí d'oggi,
né cristiano né pagano, saracino o tartero, né niuno uomo di niuna generazione non vide né cercò
tante maravigliose cose del mondo come fece messer Marco Polo. E però disse infra se medesimo che
troppo sarebbe grande male s'egli non mettesse in iscritto tutte le maraviglie ch'egli à vedute,
perché chi non le sa l'appari per questo libro.
E sí vi dico ched egli dimorò in que' paesi bene trentasei anni; lo quale poi, stando nella prigione di
Genova, fece mettere in iscritto tutte queste cose a messere Rustico da Pisa, lo quale era preso in
quelle medesime carcere ne gli anni di Cristo 1289.
Marco Polo, "Il Milione", chapitre I.
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